Si tratta di una tecnica per realizzare un portachiavi con treccia a 4 strisce, che ognuno può modificare secondo il proprio gusto usando colori, strutture e combinazioni di fettuccia, inoltre possiamo anche aggiungere dettagli e pezzi di bigiotteria per personalizzare il portachiavi artigianale.

Questo portachiavi in fettuccia si realizza con una treccia a 2 strisce e un cerchio, e si può fare con tessuti di vari colori e farlo terminare con un fascio di frange, magari con qualche dettaglio decorativo.

Portachiavi intrecciato con fettuccia

Per realizzare questo portachiavi in fettuccia, cominciamo con due strisce di tessuto che facciamo passare attraverso il cerchio e che intrecciamo come ci viene mostrato nel tutorial.

Se intrecciamo sempre in senso orario (o antiorario) formiamo una treccia a 4 rotonda.

Se vogliamo fare una treccia a 4 quadrata realizziamo uno strato verso una direzione ed il successivo in direzione opposta.

Se la treccia viene realizzata con due strisce, queste all’inizio si collocano doppie, pertanto potremo unire le strisce di diverse tonalità per ottenere altre combinazioni di colori, oppure combinare del tessuto a unica tinta con un tessuto a fantasia.

Passiamo una striscia sopra, un’altra sotto, tiriamo i due estremi e facciamo il primo nodo. Poi continuiamo (verso lo stesso lato o verso il lato opposto, alternando la scelta) per ottenere una treccia a 2, molto semplice, che risulta perfetta per realizzare un portachiavi artigianale.

 

In questo modo otterremo una treccia adattata al cerchio e potremo farla della lunghezza che più ci piace. Poi tagliamo e nascondiamo il taglio con un punto (mi viene in mente che con una goccia di silicone caldo si può fare una terminazione resistente e semplice), oppure lasciamo sciolto un fascio di strisce per realizzare un dettaglio con frange.

Questo è il modello terminato che ci viene mostrato nel tutorial. Se volete vedere più immagini di questa spiegazione passo per passo per realizzare il portachiavi in tessuto riciclato cliccate sul link della fonte, alla fine di questo articolo.

Al prossimo post

Fonte: kukkapitsia